lunedì, 12 maggio 2025 | 10:25

Ritenute negli appalti e DURF: esclusione delle operazioni non imponibili

Le operazioni non imponibili ai fini Iva non concorrono al calcolo della soglia del 10% dei ricavi prevista per il rilascio del DURF (ANCE - comunicato 07 maggio 2025)

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Ritenute negli appalti e DURF: esclusione delle operazioni non imponibili

Le operazioni non imponibili ai fini Iva non concorrono al calcolo della soglia del 10% dei ricavi prevista per il rilascio del DURF (ANCE - comunicato 07 maggio 2025)

Le imprese che effettuano servizi di spedizione relativi a trasporti internazionali rischiano di non ottenere il DURF se, negli ultimi tre anni, i loro versamenti fiscali risultano inferiori al 10% dei ricavi. Poiché queste operazioni sono esenti IVA, non generano versamenti d’imposta.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 123 del 29 aprile 2025, ritorna sull’applicabilità dell’obbligo di versamento, senza possibilità di compensazione, delle ritenute fiscali, contributive ed assistenziali da parte dell’appaltatore per i propri dipendenti impiegati in appalti di importo superiore a 200.000 euro, e per i quali si verificano anche una serie di ulteriori condizioni, ovvero prevalente utilizzo di manodopera presso la sede del committente, e utilizzo di beni strumentali di proprietà dello stesso (art.17-bis del DLgs 241/1997).

Senza DURF, per questi appalti, l’impresa deve versare obbligatoriamente le ritenute fiscali, contributive e assistenziali per i dipendenti impiegati nell’appalto, senza possibilità di compensarle con crediti fiscali. Inoltre, il committente è obbligato a verificare questi pagamenti richiedendo all’appaltatore copia delle deleghe di versamento per ogni dipendente. In caso di mancato pagamento delle ritenute, il committente è tenuto a sospendere i pagamenti fino al 20% del valore complessivo dell’appalto o fino a copertura delle ritenute non versate.

Questi obblighi non si applicano se l’impresa presenta il DURF, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e valido per 4 mesi.

Per completezza, l’Ance chiede di includere nel calcolo per il DURF anche la ritenuta dell’11% applicata dalle banche sui bonifici relativi ai bonus edilizi, attualmente esclusa dalla verifica dei versamenti fiscali. In particolare, segnala delle difficoltà specifiche per le:

- imprese di promozione immobiliare, che registrano ricavi prevalentemente da compravendite immobiliari e faticano quindi a raggiungere la soglia richiesta;

- imprese operanti attraverso consorzi o società consortili operative.

La posizione dell'Associazione evidenzia come queste criticità abbiano un impatto diretto sulla disciplina delle ritenute fiscali negli appalti, influenzando negativamente anche l’applicabilità delle nuove norme sulla cosiddetta “patente a crediti”, entrata in vigore il 1° ottobre scorso.

di Ilia Sorvillo

Fonte normativa