Firmato il Patto per il Lavoro nel Terziario, Commercio e Turismo in Puglia
Sottoscritto, il 1/12/2025, da Confcommercio Puglia, FILCAMS CGIL Puglia, FISASCAT CISL Puglia e UILTuCS Puglia, il Patto per il Lavoro nel Terziario, Commercio e Turismo, un accordo che promuove il lavoro stabile al fine di contrastare i contratti “pirata” e la concorrenza sleale
Firmato il Patto per il Lavoro nel Terziario, Commercio e Turismo in Puglia
Sottoscritto, il 1/12/2025, da Confcommercio Puglia, FILCAMS CGIL Puglia, FISASCAT CISL Puglia e UILTuCS Puglia, il Patto per il Lavoro nel Terziario, Commercio e Turismo, un accordo che promuove il lavoro stabile al fine di contrastare i contratti “pirata” e la concorrenza sleale
Il Protocollo, che prende spunto dalla Legge Regionale n. 29/2022, intende rafforzare la contrattazione collettiva delle sigle più rappresentative e valorizzare il ruolo degli Enti Bilaterali, promuovendo politiche condivise con la Regione Puglia per uno sviluppo sostenibile del settore, creando un modello di lavoro trasparente e responsabile, dove imprese e lavoratori possano operare in condizioni eque e tutelate.
L’accordo nasce, dunque, dalla necessità di contrastare ogni forma di dumping contrattuale, attraverso la proliferazione di contratti collettivi sottoscritti da sigle non rappresentative, con cui si generano concorrenza sleale, riduzione di diritti e tutele, distorsioni del mercato del lavoro e minore capacità contributiva e fiscale.
A tal fine, tra le principali azioni del Patto rientra la creazione di un Osservatorio Regionale di contrasto al Dumping con la partecipazione delle associazioni datoriali e sindacali di categoria, con lo scopo di avviare un confronto con l’amministrazione regionale e di monitorare l’applicazione dei contratti collettivi e a garantire il rispetto delle norme contrattuali.
Pertanto, verranno promossi Contratti Integrativi Territoriali coerenti con i CCNL comparativamente rappresentativi, pensati per migliorare le condizioni economico-normative e introdurre strumenti innovativi di welfare.
Il Patto prevede, inoltre, campagne di sensibilizzazione rivolte a imprese e lavoratori, finalizzate a diffondere la cultura della contrattazione di qualità, e misure di valorizzazione per le imprese virtuose, con l’introduzione di condizionalità per l’accesso ai fondi pubblici legate all’applicazione dei contratti più rappresentativi.
di Assia Olivetta
Fonte contrattuale



