Recepimento della direttiva DAC8: scambio automatico di dati sulle cripto-attività
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il decreto legislativo che attua la direttiva (UE) 2023/2226 (DAC8), rafforzando la cooperazione amministrativa tra Stati membri nel settore fiscale (CDM - comunicato 08 ottobre 2025, n. 144)
Recepimento della direttiva DAC8: scambio automatico di dati sulle cripto-attività
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare il decreto legislativo che attua la direttiva (UE) 2023/2226 (DAC8), rafforzando la cooperazione amministrativa tra Stati membri nel settore fiscale (CDM - comunicato 08 ottobre 2025, n. 144)
Il decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri dà attuazione alla direttiva 2023/2226/UE, nota come DAC8, che modifica la direttiva 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa in materia fiscale e introduce l’obbligo di comunicazione e scambio automatico di informazioni sulle cripto-attività e sulle operazioni transfrontaliere di persone ad alto patrimonio.
Gli Stati membri devono recepire la direttiva entro il 31 dicembre 2025, con applicazione dal 1° gennaio 2026, indicando il riferimento alla stessa nelle norme nazionali.
Sono però previste deroghe: alcune disposizioni specifiche dovranno essere adottate entro il 31 dicembre 2027 ed entreranno in vigore dal 1° gennaio 2028; altre entro il 31 dicembre 2029, con applicazione dal 1° gennaio 2030.
In ogni caso, gli Stati membri devono informare la Commissione e trasmetterle i testi delle principali norme nazionali adottate.
La nuova disciplina mira ad ampliare in modo significativo l’ambito dello scambio automatico di informazioni tra le amministrazioni fiscali degli Stati membri, introducendo un’innovazione di rilievo: l’obbligo per i fornitori di servizi di cripto-attività di comunicare i dati relativi alle operazioni effettuate dai propri utenti.
Tale misura consente alle autorità fiscali nazionali di ricevere in modo sistematico e automatico informazioni sulle transazioni in cripto-attività, favorendo una maggiore trasparenza nel mercato digitale e contrastando fenomeni di evasione e elusione che possono derivare dall’anonimato tipico di questi strumenti.
Inoltre, il decreto amplia il campo di applicazione dello scambio di informazioni anche ai meccanismi fiscali transfrontalieri che coinvolgono persone fisiche ad alto patrimonio netto, soggetti spesso titolari di strutture finanziarie complesse e di investimenti internazionali. In tal modo, si rafforza la cooperazione tra autorità fiscali e si promuove un sistema tributario più equo e tracciabile, conforme agli standard OCSE e alle strategie dell’Unione Europea per la lotta all’evasione fiscale globale.
L’intervento, infine, include anche le imposte non armonizzate, ampliando così l’ambito informativo e rendendo la cooperazione amministrativa più completa e integrata rispetto al passato.
di Anna Russo
Fonte normativa
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