venerdì, 01 agosto 2025 | 10:02

Appalti pubblici: esclusione per violazioni fiscali superiori a 5.000 euro

In materia di appalti pubblici, è legittima l’esclusione dalle gare per chi viola obblighi fiscali per importi sopra i 5.000 euro (CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 28 luglio 2025, n. 138, ANCE - Comunicato 30 luglio 2025)

Appalti pubblici: esclusione per violazioni fiscali superiori a 5.000 euro

In materia di appalti pubblici, è legittima l’esclusione dalle gare per chi viola obblighi fiscali per importi sopra i 5.000 euro (CORTE COSTITUZIONALE – Sentenza 28 luglio 2025, n. 138, ANCE - Comunicato 30 luglio 2025)

Con il comunicato del 30 luglio 2025, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) dà rilievo alla sentenza 28 luglio 2025, n. 138 della Corte Costituzionale, che ha respinto le questioni di legittimità sollevate dal Consiglio di Stato sull’art. 80 del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici).

La Consulta ha giudicato conforme alla Costituzione la previsione che impone l’esclusione automatica dalle gare per chi ha violazioni fiscali gravi, definitivamente accertate, superiori a 5.000 euro.

Secondo i giudici costituzionali, la soglia è né irragionevole né sproporzionata, ma coerente con l'art. 57 della direttiva comunitaria 2014/24/UE, che impone agli Stati membri l’esclusione degli operatori con debiti fiscali non trascurabili.


La decisione conferma la volontà di garantire l’integrità e l’affidabilità fiscale degli operatori economici coinvolti in appalti pubblici, tutelando la concorrenza e l’interesse pubblico. Restano invece escluse dal perimetro della sentenza le irregolarità non ancora definitive, per le quali continua ad applicarsi la soglia del 10% del valore dell’appalto, con un minimo assoluto di 35.000 euro.

di Anna Russo

Fonte normativa