Entrate: comunicazioni per la regolarizzazione delle dichiarazioni IVA 2024
Definite le modalità con cui l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente le informazioni in suo possesso riguardanti la mancata presentazione della dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2024 (AdE - provvedimento 03 luglio 2025 n. 280268)
Entrate: comunicazioni per la regolarizzazione delle dichiarazioni IVA 2024
Definite le modalità con cui l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente le informazioni in suo possesso riguardanti la mancata presentazione della dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2024 (AdE - provvedimento 03 luglio 2025 n. 280268)
In particolare, l’Agenzia delle entrate utilizza i dati delle fatture elettroniche emesse e dei corrispettivi giornalieri memorizzati e trasmessi telematicamente dai contribuenti soggetti passivi IVA per verificare per l’anno d’imposta 2024 l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione IVA ovvero la presentazione della stessa senza la compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1.000 euro. Le operazioni attive dichiarate sono pari al volume d’affari (importo del rigo VE50) aumentato dell’importo delle cessioni di beni ammortizzabili e passaggi interni (importo del rigo VE40). Inoltre, utilizza i dati delle fatture elettroniche ricevute per verificare il corretto assolvimento degli obblighi dichiarativi connessi al regime di inversione contabile (reverse charge) da parte del cessionario/committente che ha presentato la dichiarazione IVA con il quadro VJ non compilato.
La comunicazione è trasmessa, mediante PEC, al domicilio digitale dei singoli contribuenti ed è consultabile da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle entrate denominata “Cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi.
Nel caso di dubbi sulle anomalie segnalate, il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti con le modalità indicate nella comunicazione stessa. Alla casella di PEC da cui viene inviata la comunicazione, invece, non possono essere inviate risposte perché non è abilitata a ricevere messaggi in entrata.
Gli elementi e le informazioni messi a disposizione dei contribuenti sono resi disponibili alla Guardia di Finanza tramite strumenti informatici. In tale ipotesi, la Guardia di Finanza tratterà i dati personali resi ad essa disponibili in modo autonomo e in qualità di titolare del diverso trattamento effettuato.
Infine, l'Agenzia delle entrate sottolinea che:
- i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2024 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro novanta giorni decorrenti dal 30 aprile 2025, con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta di cui all'art. 13, co. 1, lett. c), DLgs 18 dicembre 1997, n. 472, come modificato dal DLgs 14 giugno 2024, n. 87;
- i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2024 possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi presentando una dichiarazione integrativa con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta di cui all'art. 13 del DLgs 18 dicembre 1997, n. 472, come modificato dal DLgs 14 giugno 2024, n. 87. Restano, infine, dovute autonomamente, in sede di ravvedimento le sanzioni ridotte per le cosiddette violazioni prodromiche.
di Ilia Sorvillo
Fonte normativa