Domande di maternità e paternità
Rilasciata la funzionalità "Consulta contatori congedo parentale" (INPS - messaggio 30 giugno 2025 n. 2078)
Domande di maternità e paternità
Rilasciata la funzionalità "Consulta contatori congedo parentale" (INPS - messaggio 30 giugno 2025 n. 2078)
Il servizio "Domande di maternità e paternità" è stato integrato con la nuova funzionalità "Consulta contatori congedo parentale" per consentire al cittadino e al contact center multicanale la consultazione dei congedi parentali richiesti.
Tale nuova funzionalità è raggiungibile accedendo al servizio "Domande di maternità e paternità" e consente ai cittadini di consultare le proprie richieste di congedo parentale relative a nascite o adozioni/affidamenti avvenuti negli ultimi 12 anni.
In particolare, accedendo alla funzione, ciascun genitore, per ogni figlio nato o adottato/affidato negli ultimi 12 anni, visualizza le seguenti informazioni relative alle proprie richieste di congedo parentale:
- Totale di congedo parentale;
- Totale di congedo parentale accolto con indennità;
- Totale di congedo parentale accolto senza indennità.
Cliccando sul pulsante "Dettaglio periodi", ciascun genitore può inoltre consultare il dettaglio dei periodi richiesti suddivisi tra periodi definiti (accolti o respinti) e periodi in lavorazione.
Il dato "totale" del contatore (con o senza indennità) considera solamente i periodi di congedo parentale "accolti" e non anche i periodi "in lavorazione".
Tramite il pulsante "Mostra filtri" è possibile applicare dei filtri alla lista, mentre tramite il pulsante presente nella colonna "Azioni" è possibile visualizzare le informazioni relative alla domanda trasmessa attraverso i canali telematici.
Se il genitore richiedente ha figli che abbiano compiuto 12 anni o minori adottati/affidati per i quali siano trascorsi più di 12 anni dall'ingresso in famiglia (o abbiano compiuto la maggiore età) la procedura non mostra alcun risultato, non sussistendo più il diritto al congedo parentale.
Il servizio di consultazione ha lo scopo di agevolare i genitori nel computo dei periodi di congedo parentale per i quali è stata presentata domanda di indennità all'INPS. La visualizzazione dei periodi di congedo richiesti all'Istituto, in termini di mesi, giorni e eventualmente ore, consente ai genitori di poter pianificare con maggiore consapevolezza la fruizione dei periodi di congedo ancora spettanti, nei consueti limiti individuali e di coppia.
Il limite di coppia (10 mesi elevabili a 11 mesi) è minore della somma dei limiti individuali (6 mesi per la madre + 6/7 mesi per il padre = 12/13 mesi). Pertanto, il raggiungimento del limite individuale da parte di uno dei due genitori, impedisce all'altro genitore di raggiungere il proprio limite individuale. Ad esempio, se un padre fruisce di 7 mesi di congedo parentale, la madre potrà fruire solo di 4 mesi, essendo il limite di coppia 11 mesi, parimenti, se una madre fruisce di 6 mesi di congedo parentale, il padre potrà fruire solo di 5 mesi di congedo.
Ne consegue che, la pianificazione tra i genitori per la fruizione del congedo parentale rimane fondamentale per evitare di fruire di periodi di congedo eccedenti i limiti di legge.
Inoltre, il dettaglio dei periodi di congedo parentale indennizzati consente ai genitori di pianificare la fruizione dei periodi di congedo indennizzabili (3 mesi) che possono essere fruiti in modalità ripartita fra gli stessi.
di Francesca Esposito
Fonte normativa
Approfondimento