mercoledì, 19 febbraio 2025 | 10:23

Credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno: precisazioni sulla rideterminazione

Forniti chiarimenti sulla rideterminazione del credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, disciplinato dall'art. 1, commi 98-108, L 28 dicembre 2015, n. 208 (AdE - risposta 18 febbraio 2025, n. 37)

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Credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno: precisazioni sulla rideterminazione

Forniti chiarimenti sulla rideterminazione del credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, disciplinato dall'art. 1, commi 98-108, L 28 dicembre 2015, n. 208 (AdE - risposta 18 febbraio 2025, n. 37)

Il caso

Una società (ALFA) ha richiesto un parere in merito alla necessità di correggere l'importo del credito d'imposta a seguito della restituzione parziale di beni strumentali, originariamente acquistati nell'ambito di un investimento agevolato. L'impresa aveva inizialmente presentato il modello CIM17 in data 18 dicembre 2023 per spese sostenute tra aprile e dicembre 2022, ottenendo l'autorizzazione al credito in data 7 febbraio 2024. Tuttavia, a seguito di un accordo transattivo, in data 25 giugno 2024 parte dei beni acquistati è stata restituita, generando la necessità di rettificare l'importo dell'investimento e del credito spettante.

L'istante ha tentato di trasmettere un modello CIM17 rettificativo in data 19 settembre 2024, ma la comunicazione è stata respinta dall'Agenzia in quanto fuori termine. Di conseguenza, l'impresa ha chiesto come procedere per correggere il credito d'imposta spettante.

Il parere dell'Agenzia delle Entrate

L'Agenzia ha chiarito che la restituzione di parte dei beni configura una "cessione a terzi" ai sensi dell'art. 1, co. 105, L 28 dicembre 2015 n. 208, il quale prevede che, in caso di dismissione o cessione dei beni entro il quinto anno successivo all'entrata in funzione, il credito debba essere rideterminato escludendo il valore dei beni ceduti.

Tale rideterminazione avviene automaticamente senza necessità di una rettifica del modello CIM17 già presentato. Tuttavia, l'impresa deve riportare l'importo corretto nella dichiarazione dei redditi, compilando adeguatamente il quadro RU del modello Redditi.

Modalità di correzione in dichiarazione

Secondo quanto precisato dall'Agenzia:

- il credito d'imposta deve essere indicato nel quadro RU della dichiarazione dei redditi relativa all'anno di maturazione e agli anni successivi fino all'utilizzo completo;

- nel caso specifico, alla data di scadenza della dichiarazione per l'anno 2024 (31 ottobre 2024), l'importo già risultava rideterminato in conseguenza della cessione del 25 giugno 2024;

- qualora nella dichiarazione sia stato erroneamente riportato l'importo originario, la correzione potrà avvenire tramite la presentazione di una dichiarazione integrativa "a sfavore", come previsto dall'art. 2, co. 8, DPR 22 luglio 1998, n. 322.


di Anna Russo

Fonte normativa